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Martini
Senior Member
   
730 Posts |
Posted - 24 Jan 2005 : 10:59:37
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Sull'edizione odierna del Corsera c'è una bella retrospettiva sui 50 anni della DS scritta (bene) a quattro mani da Flavio Vanetti (giornalista del Corriere) e Leonardo Bertoni, entrambi Soci IDéeSse. Consiglio l'acquisto.
Buona settimana MarTini |
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Andrea
Administrator
   
477 Posts |
Posted - 24 Jan 2005 : 11:15:48
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Lo sto leggendo in questo momento. |
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Bertoni
Junior Member
 
62 Posts |
Posted - 24 Jan 2005 : 11:50:47
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Grazie dell'annuncio a Martini, vi comunico che domani mattina poco prima delle ore 8 su RTL è in programma una mia intervista. Leonardo Bertoni |
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FeDeesse
Senior Member
   
763 Posts |
Posted - 26 Jan 2005 : 11:57:43
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Preso! Finalmente un giornale che parla di Bertoni e del 50esimo della DS! Dall'articolo traspare proprio la passione del giornalista verso la Dea. Speriamo che questo sia solo il primo di tanti articoli...
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Martini
Senior Member
   
730 Posts |
Posted - 26 Jan 2005 : 12:57:34
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Come ho indicato aprendo il topic, Flavio Vanetti oltre che un caro amico é (da molti anni) socio dell'IDéeSse Club. Una ragione ci sarà... |
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mao
Senior Member
   
283 Posts |
Posted - 26 Jan 2005 : 14:05:51
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Dal Corriere della Sera del 24/01/05
I cinquant' anni della Citroën DS l' opera d' arte che divenne auto
Una vettura che sfida il tempo: oggi la «Dea» è amata dai giovani LA CURIOSITA' È stata eletta «oggetto» del XX secolo davanti al supersonico Concorde LA RICORRENZA La creatura di Bertoni fu esposta a New York e alla Triennale Flavio Vanetti
Ora che ricorre il suo cinquantenario, possiamo dire che fu un' auto speciale ancora prima che vedesse la luce: la nascita, avvolta nel mistero e accompagnata da leggende metropolitane, venne svelata addirittura tre anni prima della presentazione da uno scoop di una rivista francese. Dietro la porta semichiusa di un capannone della Citroën, davanti all' obiettivo del fotografo apparve la forma di un prototipo della DS. La macchina disegnata pensando alla forma di un pesce, il «bellissimo mostro» che, in un' intervista degli anni 60, lo scultore e pittore Lucio Fontana salvava dal panorama degli altri veicoli, anonimi e per lui terrificanti. La sorpresa fu enorme: nessuno si immaginava tratti così originali. Ha ragione il professor Germano Celant, senior curator del Guggenheim Museum, quando afferma che la DS è stata la prima vettura «a comunicare un' immagine», antesignana di tempi e di un modo di interagire tra le persone che sarebbero giunti molto più avanti. D' altra parte, la «Dea», così ribattezzata giocando sulla pronuncia francese, aveva nel codice genetico la propensione alla leadership: nel primo giorno del vernissage, al Salone di Parigi del 1955, raccolse ventimila prenotazioni (diventarono ottantamila a fine rassegna); portava poi in dote qualcosa come tredici brevetti, tra i quali quello delle rivoluzionarie sospensioni idropneumatiche, che la Citroën illustrò al pubblico collocando un manichino su quattro «pon pon» galleggianti, mirabile semplificazione del ben più complesso circuito nel quale coesistevano un gas (comprimibile) e un liquido (incomprimibile). Non solo: la DS aveva una carrozzeria priva di spigolosità, con cerniere nascoste e pannelli che potevano essere rimossi facilmente e velocemente. Tra gli aneddoti infiniti della sua storia, c' è anche quello di un cliente italiano, uno dei primi, che la ordinò rossa e se la ritrovò blu: nel provarla prima della consegna, il concessionario aveva avuto un piccolo incidente. Non essendoci tempo per riverniciare la vettura e avendo in casa quanto occorreva per rendere la DS di un altro colore, procedette in questo modo trovando la comprensione dell' acquirente. Eletta «oggetto del XX secolo» davanti al Concorde, il supersonico anglofrancese, la Dea può tranquillamente essere considerata un' opera d' arte che diventò automobile. A legittimare la frase di Fontana, o quella quasi contemporanea dell' architetto Gio Ponti, secondo il quale «il processo creativo di Bertoni era insuperato» (e lo è pure oggi, probabilmente), la DS venne esposta alla Triennale di Milano, alla Galleria d' arte moderna di New York e celebrata dal grande semiologo Roland Barthes nel libro del 1957 «Mythologies» dove viene paragonata al Nautilus di Jules Vernes. E quando decise di rivisitare la sua creatura, lo stilista varesino intuì che non era necessario modificare troppo: banalmente, prese a mazzate le parti laterali del musetto, rimodellò le forme con lo stucco che gli veniva portato da un assistente antillese e creò lo spazio per ospitare due fari a sinistra e due a destra. Quelli interni erano orientabili: seguivano l' andamento delle ruote e della strada, quindi in curva aumentava il campo illuminato. Un' altra soluzione geniale, che si sta riscoprendo sulle auto di oggi. Incubo di tanti meccanici, perché il povero André Lefebvre, responsabile dell' area tecnica della Citroën, aveva dovuto «inscatolare» gli organi vitali della vettura in un contenitore inusuale, la DS aveva un' altra peculiarità che piaceva o che veniva rifiutata tout court: l' assetto molleggiato, determinato dalle sospensioni, abbinato a un abitacolo-salotto nei quali qualcuno non si ritrovava. Ma cinquant' anni dopo la DS annovera ancora tanti estimatori, rappresentati da club oggi radunati sotto le insegne di un registro (il Riasc). E da auto elegante, per famiglie borghesi, si è trasformata in vettura «cult», amata dai giovani: è questo il passaporto grazie al quale sconfinerà per sempre oltre ogni epoca. Flavio Vanetti
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FeDeesse
Senior Member
   
763 Posts |
Posted - 27 Jan 2005 : 10:52:52
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quote: Originally posted by Martini
Come ho indicato aprendo il topic, Flavio Vanetti oltre che un caro amico é (da molti anni) socio dell'IDéeSse Club. Una ragione ci sarà...
Non c'è altro da dire: MARTINI INTERNATIONAL!!! |
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andrea_super_5
Average Member
  
238 Posts |
Posted - 27 Jan 2005 : 23:01:09
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Ottimo articolo |
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dealux
Senior Member
   
470 Posts |
Posted - 28 Jan 2005 : 13:32:51
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Grazie della segnalazione; anche su Quattroruote di febbraio c'é un interessante ma molto stringato articolo sulla DS.
dealux |
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andrea_super_5
Average Member
  
238 Posts |
Posted - 28 Jan 2005 : 23:20:11
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quote: Originally posted by dealux
su Quattroruote di febbraio c'é un interessante ma molto stringato articolo sulla DS.
Purtroppo devo confermare. E' tutto incentrato sulla presentazione, poco sulle altre cose...Lo dico con una punta di rammarico, perchè sono fedele a Quattroruote da quando ho imparato a leggere. Speriamo che in quest'anno ci regalino un bel dossier su Ruoteclassiche |
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dealux
Senior Member
   
470 Posts |
Posted - 29 Jan 2005 : 00:03:11
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quote: Originally posted by andrea_super_5
quote: Originally posted by dealux
su Quattroruote di febbraio c'é un interessante ma molto stringato articolo sulla DS.
Purtroppo devo confermare. E' tutto incentrato sulla presentazione, poco sulle altre cose...Lo dico con una punta di rammarico, perchè sono fedele a Quattroruote da quando ho imparato a leggere. Speriamo che in quest'anno ci regalino un bel dossier su Ruoteclassiche
Io mi sono abbonato ad entrambi nel 1996 e sto ancora aspettando... |
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