Il Supporto del tetto
aggiornamento: 01/2003

Proprietari di DS, rassegnatevi! Quasi tutte le vostre Dee hanno questo problema ma ancora voi non lo sapete.

Non tanto perché poco protetto dalla vernice, tutt'altro, ma perché il tetto in vetroresina è incollato ed avvitato a questa parte, poi c'è una finta guarnizione di gomma, visibile dall'esterno, e la cornice in acciaio di rifinitura che trattengono l'acqua piovana; la vernice con gli anni e gli sbalzi termici si rovina così l'acqua inizia il lavoro di corrosione. Ad "aiutare" c'è anche la colla (in pratica un cordoncino di gomma autovulcanizzante che veniva, nei modelli più recenti, fissata a caldo, utilizzando come riscaldatore una resistenza interna al cordoncino stesso) che perso il potere sigillante (= incollaggio alle parti) fa filtrare l'acqua all'interno. Tale acqua corre lungo il girotetto e finisce nei montanti posteriori, due scatolati laterali senza buchi di sfogo di cui parleremo dopo. Indizio: polvere di ruggine lungo il girotetto (saggiare con i polpastrelli dietro la rifinitura interna), alla base interna e/o esterna dei montanti posteriori. Il ripristino è una vera bestia nera. Tutto dipende la grado di corrosione: se è lieve (poche parti corrose) allora basta saldare qualche pezzettino di metallo e riverniciare il tutto; se è più pesante e non è possibile la riparazione saldando pezzi di lamiera, allora bisognerà sostituire l'intero pezzo; nel caso più grave (girotetto e supporto) si taglieranno i montanti se si sostituirà l'intera struttura. In questo caso sarà conveniente prima controllare le condizioni dell'intero chassis, onde valutare se non è il caso di cercare uno chassis di ricambio in migliori condizioni. Infatti una pesante corrosione di tutta la struttura di supporto del tetto, implica anche che l'acqua abbia corroso i montanti (anteriori e laterali), perché lì va a finire, i punti di fissaggio dei montanti ai longheroni e i longheroni stessi.

MONTANTI POSTERIORI: Sono due begli scatolati di lamiera sottile sottile in cui l'acqua può entrare sia dal girotetto, sia dai fori delle viti di fissaggio delle rifiniture.Indizio: ai bordi della cappelliera polvere di ruggine, acqua dopo un temporale o un lavaggio. Il controllo deve essere effettuato sia sulla parte interna all'abitacolo, sia su quella esterna. Per quanto riguarda la parte interna basta rimuovere i guancialotti a lato della cappelliera e controllare. Il controllo della parte esterna è un po' più complicato perché bisogna rimuovere le mascherine di alluminio laterali, questa operazione implica lo smontaggio del coperchio del baule, delle frecce posteriori, quindi è il caso di abbinarlo al controllo del supporto del lunotto posteriore. Per ripristinare i montanti laterali non c'è alcun problema: si taglia la parte incriminata, si salda una placca di metallo, si stucca e vernicia il tutto.



IL SUPPORTO DEL LUNOTTO POSTERIORE. Punti di attacco della ruggine sono i fori di passaggio dei fili delle frecce. I fili passano all'interno di una guarnizione di gomma di forma cilindrica attraverso un foro centrale. La gomma con il tempo può indurirsi e tagliarsi permettendo, quindi, all'acqua di filtrare. La verifica dello stato è molto semplice, bisogna smontare i flut delle frecce e controllare accuratamente tutta la zona intorno al foro di passaggio del filo, vicino alla giunzione della parte superiore orizzontale a quelle laterali verticali (tale giunzione si trova poco sotto i suddetti fori). Un altro punto da controllare è la base del supporto, dove l'acqua eventualmente penetrata si fermava. L'intervento di ripristino è semplice: si tagliano le parti incriminate, si saldano al loro posto delle placche di metallo sagomate, si stucca e vernicia.

SEDI DELLE GUARNIZIONI. Soprattutto quella del parabrezza, ma talvolta anche quella del lunotto, sono facili preda della ruggine ma fortunatamente non comportano particolari problemi. Se poco corrose basta una spazzola da ferro e un po' di convertitore di ruggine, poi si rivernicia e tutto è a posto. Altrimenti si salda una bella pezza e si vernicia. Non è una parte strutturale ma è importante che sia in buone condizioni perché lì è sempre molto umido.

I Lavori effettuati

Vi ricordate del "noto professionista" del restauro Citroen? Ha messo mano anche al tetto! Così, grazie ai materiali utilizzati per il finto ripristino, alcune parti del supporto erano totalmente corrose, a tal punto che si è resa necessaria la sostituzione integrale del girotetto. Innanzitutto è stato scollato e rimosso il tetto, che poi è stato verniciato riapplicando internamente il panno di rifinitura. A questo punto si poteva verificare attentamente il grado di corrosione e gli interventi da fare. Sulla mia strada ho incontrato due carrozzieri che, a tutti i costi, volevano tagliare tutti i montanti e sostituire l'intera struttura. Un intervento del genere sarebbe stato più che giustificato se la struttura fosse stata corrosa pesantemente (girotetto e suo supporto, montanti, sedi delle guarnizioni del parabrezza e del lunotto posteriore), ma questo non era il mio caso perché fortunatamente la ruggine non aveva ancora intaccato né il supporto del girotetto né i montanti. Perciò mi opposi fermamente per più di un motivo: prima di tutto il grado di corrosione non giustificava un simile intervento; inoltre non credevo che sarebbero riusciti a riposizionare il tutto correttamente e in ultimo, ma forse più importante, la struttura interna dei montanti anteriori e di quelli laterali è complessa e una semplice saldatura esterna non avrebbe ripristinato l'originale rigidità, seppur si fosse anche ventilata l'ipotesi di inserire un profilato più piccolo. Bisogna infatti tenere presente che la struttura che supporta a cui il tetto è fissato è una parte strutturale che influisce sulla rigidità complessiva della scocca. Le cabriolet avevano i longheroni rinforzati proprio per compensare la mancanza di tale parte (la lamiera utilizzata originalmente nelle berline era di 1,8mm, mentre quella delle cabriolet era di 2,1 oltre ad altri rinforzi, infatti pesavano più delle berline da cui erano derivate). Una volta rimosso il girotetto originale, facendo saltare i punti di saldatura (con trapano, martello e scalpello) e ripulita dalla ruggine tutta la struttura sottostante (con il flessibile) è stato saldato quello di ricambio, a piccoli pezzi alla volta per essere sicuri del corretto posizionamento. Successivamente ho applicato una mano di convertitore (per formare lo strato inossidabile) e poi il tutto era pronto per il carrozziere che ha applicato la vernice di fondo e una pesante mano di vernice nera lucida, come in origine. Alla fine abbiamo incollato il tetto alla struttura, utilizzando il collante specifico per parabrezza, molto meglio, nonostante quello che alcuni sostengono, delle colle ad imitazione di quella di origine, perché è stato studiato per incollare parti con diverse caratteristiche sia di dilatazione termica sia di rigidità (vetro multistrato su lamiera), quindi ha un'alta resistenza sia meccanica che termica unite a una buona elasticità che, insieme, garantiscono la durata della tenuta nel tempo.

BASE DEL PARABREZZA: era presente un po’ di ruggine che aveva forato la lamiera alla base del parabrezza vicino agli attacchi del cofano, anche in questo caso è bastato rimuoverla con il flessibile, saldare un pezzetto di lamiera per coprire il foro, stuccare e riverniciare il tutto.

SUPPORTO DEL LUNOTTO POSTERIORE: la ruggine lo aveva forato appena sotto le frecce; il lattoniere ha tagliato le due parti danneggiate e ha saldato due pezzi di lamiera opportunamente sagomati, quindi la zona è stata stuccata e verniciata.

SEDE DELLA GUARNIZIONE DEL LUNOTTO: una volta ripulita dall’ossidazione è stato saldato un pezzettino di lamiera da 8 decimi, un po’ di convertitore e alla fine la verniciatura.

Clicca sull'immagine per selezionare la serie di foto relativa.

Le foto PRIMA dei lavori

PRIMA

Le foto DURANTE i lavori

DURANTE

Le foto DOPO i lavori

DOPO

 

DS23IE - Pag.2