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giuliano
New Member

24 Posts

Posted - 08 Oct 2004 :  13:45:13  Show Profile
pensa che ti pensa si arriva sempre allo stesso punto: tutti i problemi dell'inquinamento sono dovuti a quella manciata di auto non catalizzate quindi ... PROIBIRLE! è uno dei pochi punti di unità nazionale; destra sinistra tutti d'accordo, palla al centro. Dopo le iniziative dei singoli comuni/regioni ognuna con le proprie varianti siamo ad un primo passo a livello nazionale: un bel superbollo basato sui consumi/emissioni. a rigore di logica le auto storiche dovrebbero esserne escluse, ma non si sa mai. queste scelte solitamente rispondono ad altri impulsi: economici - immagine. inoltre come dicevo prima ci troviamo di fronte ad una "manovra di accerchiamento": il progetto di legge è stato presentato dal centro-sinistra e fatto proprio da un governo di centro-destra il che solitamente rende il provvedimento "blindato" da eventuali modifiche. teniamo presente inoltre che già circolano ipotesi drastiche circa l'utilizzo delle auto non catalitiche. Per la provincia di Torino (ma credo che il provvedimento sia simile ad altre provincie/regioni) da ottobre 2005 tali vetture potranno circolare solo dopo le 19 in settimana e durante il fine settimana. L'unica proposta di legge che cerca di mettere ordine (ma mi pare che non stia procedendo - quantomeno non rapidamente) è stata presentata (o addirittura deve ancora esserlo) dal Sen. Magnalbò. Tale proposta di legge prevedeva inizialmente di escludere da qualsiasi provvedimento restrittivo le auto storiche inferiori ai 1000 c.c. poi pare esserci stata una variante a favore di escludere tutti i veicoli storici (over 25) purchè iscritti ad un registro della Motorizzazione di nuova costituzione. I punti oscuri sono molti, a partire dal fatto di poter iscrivere a tale registro, che garantisce gli attuali privilegi previsti per le over 30, anche un rottame non marciante per successivo restauro. In ogni caso la perdita di tempo dedicata al "più grave problema italiano" - L'AUTO NON CATALIZZATA - è molto elevato e gli esiti potrebbero essere nefasti. Chi avesse voglia di aggiornare questo topic con altre informazioni potremmo tenerci informati per attutire eventuali brutte sorprese. LA PROPOSTA ATTUALMENTE IN DISCUSSIONE IN MERITO AL SUPERBOLLO PREVEDE, PER LE VETTURE CHE SUPERANO I 180 GRAMMI DI ANIDRIDE CARBONICA, UN AGGRAVIO DEL BOLLO COMPRESO TRA I 400 ED I 3200 EURO. IO NON SO' QUANTO EMETTANO LE NOSTRE DS MA ......
SALUTI

velvet
Moderator

583 Posts

Posted - 08 Oct 2004 :  13:50:50  Show Profile
Sul forum gemello trovate già degli agguerriti interventi in merito:

http://www.riasc.it/cgi-bin/citroforum/topic.asp?TOPIC_ID=3590

http://www.riasc.it/cgi-bin/citroforum/topic.asp?TOPIC_ID=3592
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GUIDODUE
Senior Member

425 Posts

Posted - 08 Oct 2004 :  16:49:44  Show Profile
Parere spassionato di chi le leggi finanziarie è abituato a leggerle e digerirle per lavoro: se volete sfogarvi, dire la vostra o se avete del tempo libero e non sapete come meglio utilizzarlo, scrivete pure lanciando strali a questo o a quel politico. Diversamente aspettate che la nuova finanziaria (probabilmente una delle peggiori, cmq, soprattutto per temi decisamente più importanti della ns. passione citromobile)venga approvata....tra il dire e il fare etc. etc.
La recente tempesta normativa della REgione Lombardia sul bollo auto ne è stata l'ultima riprova...

Intanto godiamoci le ns Dee....poi vedremo se, come ,quando e dove dire la nostra.




Guidodue



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Andrea
Administrator

477 Posts

Posted - 08 Oct 2004 :  16:59:06  Show Profile  Visit Andrea's Homepage

E se inviassimo, ciascuno di noi, una E-mail all'indirizzo personale del ministro, o meglio ancora, del sottosegretario responsabile ?

Il sito della Camera dei Deputati da l'indirizzo E-mail di tutti i deputati.
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ancorato
Senior Member

258 Posts

Posted - 08 Oct 2004 :  21:50:10  Show Profile  Visit ancorato's Homepage  Send ancorato an ICQ Message
Sono d'accordo con una bella tassata generale sulle macchine inutilmente inquinanti, tra cui SUV in prima linea, poi non catalitiche e via andare.
Il problema è che non possono proibirle, è ingiusto!

Per le nostre care vecchie storiche invece dovrebbero proprio chiudere un occhio... spero che qualcuno si metta a pensare come si deve e lascino perdere un po' di facile demagogia.

Saluti, Giuseppe
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dindino
Senior Member

417 Posts

Posted - 09 Oct 2004 :  11:03:46  Show Profile
La verità come sempre è che quei politicanti di merda tirano acqua per dei mulini utili a loro, e voi ne saprete molte più di me che mi intaresso di politica si ma fin la altrimenti mi vanno ettolitri di latte hai cosìdetti. Se volessero veramente togliere l'inquinamento o ridurlo, perchè ricordiamoci che i motori sono responsabili dell'inquinamento totale per un 20%, sarebbe sufficente prendere delle misure che in teoria già esistono e sono già state studiate in altri paesi più civili e non come l'italia paese di furbi arroganti e ignoranti! Si pensi all'impianto a gas per un auto è una soluzione senz'altro migliore di dover rinunciare alla propia auto! Poi con un minimo di buon senso basterebbe lasciare stare le storiche sopra i vent'anni, tanto non c'è ne sono più è sufficente guardare fuori dalla finestra, dai quante Ds Dyane ma anche 500, Mini, Maggiolino, R4 o Giulia si vedono passare? Neanche uno ormai! In altri paesi offrivano il retrofit da montare anche sulle auto su cui non è previsto, voglio dire che se è l'inquinamento il vero problema non si starebbe a sentire certe fregniacce, certe proposte di legge sputate da politici che non son'altro che braccia strappate all'agricoltura! Pienamente daccordo con sovratassare i suv, o perlomeno limitarne la circolazione, tanto chi ha speso anzi buttato via denaro per un suv può anche procurarsi un utilitaria per entrarein città! E con la polemica potrei andare avanti ad oltranza..! Pier79
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Citroman
Average Member

213 Posts

Posted - 09 Oct 2004 :  15:35:55  Show Profile
Non ritengo che le DS rischino qualcosa, come le auto over 30 in generale. Per le over 20 la scappatoia me la immagino: può essere sgradita, ma c'è.
I problemi li avranno le macchine di fine anni '80 - inizio anni '90. Poi da quello che ho letto mi sembra che il parametro di riferimento sia il CO2 al km (??). Attendo di vedere come si muoverà l'illuminato legislatore. Non si può trovare l'inganno prima che sia fatta la legge...
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andrea_super_5
Average Member

238 Posts

Posted - 13 Oct 2004 :  16:53:24  Show Profile  Visit andrea_super_5's Homepage
La questione delle auto catalizzate oggi e della benzina senza piombo è qualche anno fa -in realtà- un trasferimento di problemi. Recenti studi effettuati sui ghiacciai delle calotte polari hanno dimostrato che se fino a 10-20 anni fa l'inquinamento da metalli pesanti era dovuto al piombo, oggi l'inquinamento è dovuto al platino contenuto nei catalizzatori.
In più la benzina verde contiene un idrocarburo volatile molto inquinante, il benzene.
Non capisco perchè continuare a trasferire i problemi di inquinamento da una parte all'altra e a demonizzare noi possessori di auto non catalizzate, che tra l'altro oggi sono una piccola percentuale, quando ci sono centrali elettriche a carbone che emettono di tutto (anche materiali radioattivi) ed industrie che, come nella mia città, continuano a riversare monossido di carbonio e polveri sottili nei polmoni degli esseri umani che abitano nei pressi degli stabilimenti.
O che sono costretti a lavorarci per non morire di fame....GRRRRR!!

Nel frattempo, continuiamo pure a non sfruttare tutta l'energia solare che ogni anno ricade nel nostro territorio...
scusate lo sfogo...ma la mia macchina non la cambierò mai
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MotomSS
Average Member

217 Posts

Posted - 13 Oct 2004 :  19:16:50  Show Profile
io per partito preso mi muovo solo con mezzi sopra i 25 anni: finora gli spostamenti + lunghi con la 500 (ebbene si: sono andato 3 volte in Valle d'Aosta, 5 Savona-Torino e ritorno; totale 30000 Km in 3 anni...). In centro a savona uso un ciclomotore di 43 anni, per fare il "figo" uno scooter di 51 anni. Come sapete a Torino (ci sono per motivi di studio) hanno interdetto la circolazione a tutti i non-catalitici dalle 8:00 alle 19:00. Ho trovato il modo di gabbarli lo stesso: circolo con una moto di 400cc del 1976 e vado pure nella ZTL!! Alla facciazza dei politici! Perchè, per ora, almeno sulle moto non hanno rotto gli "zebedei"... Ma a Torino si capisce: c'è la Fiat, è un periodo di crisi, bisogna cacciare nel cesso tutti i vecchi rottami, comprare queste meravigliose macchine moderne (che meraviglia...) e via così. Ma non lo capiscono che l'inquinamento è causato in maggior parte dai riscaldamenti domestici?!? Si tenesse la temperatura in casa di 2 gradi in meno tutti i problemi sarebbero finiti!! Ma fallo capire all'amministrazione comunale...ma è ovvio, devono fare il gioco della nota casa automobilistica torinese...
Sia chiara una cosa: non è che voglio innescare una polemica, è solo che la situazione la vedo in questo modo. Spero che qualcuno capisca, anche se rileggendo quello che ho scritto sembra il delirio di un pazzo...(magari lo sono...ma solo per la Dea!!!)
Saluti a tutti e scusate lo sbotto.
Ciao!
MotomSS
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turbo
Junior Member

64 Posts

Posted - 27 Oct 2004 :  11:35:43  Show Profile
ragazzi, qualcuno mi ha riferito che Rai 2 ha comunicato ieri sera l'uscita della nuova normativa sulla circolazione delle auto storiche inferiori a 1000 di cilindrata: qualcuno sa dove reperire il testo completo?
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FeDeesse
Senior Member

763 Posts

Posted - 27 Oct 2004 :  11:41:18  Show Profile  Visit FeDeesse's Homepage
quote:
Originally posted by turbo

ragazzi, qualcuno mi ha riferito che Rai 2 ha comunicato ieri sera l'uscita della nuova normativa sulla circolazione delle auto storiche inferiori a 1000 di cilindrata: qualcuno sa dove reperire il testo completo?


Oggi sui giornali c'è tutto.
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turbo
Junior Member

64 Posts

Posted - 27 Oct 2004 :  11:47:05  Show Profile
ok ho trovato il testo su Ruoteclassiche: ve lo trascrivo:


Una legge per le "storiche" (22/10/2004)


| Il disegno di legge |


CADE IL MONOPOLIO ASI

Finalmente è stata fissata la data per la discussione in Senato del disegno di legge proposto dal Sen. Magnalbò riguardante i veicoli di interesse storico: il 27 ottobre. Tra le novità contenute nella legge:

- revisione ogni quattro anni con l’esenzione della prova di analisi dei gas di scarico;
- esenzione dalle restrizioni riguardanti la circolazione nei centri storici, salvo disposizioni contrarie emanate dagli enti locali, per tutti i veicoli oltre i venticinque anni di cilindrata inferiore a 1000 cm3, per i veicoli certificati come storici con motore a quattro tempi fino a 1300 cm3 e per tutti i veicoli storici di qualsiasi cilindrata e anche con motore a due tempi purché partecipanti a manifestazioni regolarmente autorizzate;
- l’attribuzione di una targa d’identificazione con il suffisso “H” (historic) per tutti i veicoli storici e l’iscrizione in un apposito registro;
- esenzione automatica dalle tasse di proprietà per i veicoli di costruzione anteriore ai venticinque anni;
- imposte e diritti che gravano sui trasferimenti di proprietà fissati a 50 euro;
- fine del monopolio dell’Automotoclub storico italiano nella compilazione della lista dei veicoli storici.

Secondo il disegno di legge infatti sono da considerarsi veicoli di interesse storico tutti quelli dichiarati tali da un’apposita commissione composta da rappresentanti del Ministero per i beni e le attività culturali, del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dell’Automobilclub Italia (Aci), dell’Automotoclub storico italiano (Asi), dell’Associazione amatori veicoli storici (AAVS) e da tutti gli altri enti e associazioni riconosciuti e aderenti alla Federazione internazionale veicoli storici (Fiva) e da un rappresentante di ciascuna casa automobilistica costruttrice italiana.

La legge, riconoscendo al patrimonio motoristico lo status di bene storico, culturale e tecnologico da tutelare per comprendere l’evoluzione della moderna civiltà industriale, introduce finalmente modifiche a lungo attese.

Alla base di questo progetto due considerazioni fondamentali. La prima è che i veicoli di “interesse storico” o di “particolare interesse storico” non possono essere assimilati a nessun altro tipo di veicolo e che, di conseguenza, essi devono costituire una categoria a sé, soggetta ad una normativa specifica. La seconda sottolinea come l’inquinamento causato da questi veicoli a livello di emissioni sia irrilevante, dato che il loro numero è esiguo e l’uso occasionale. Speriamo che i tempi non siano, come spesso accade, troppo lunghi.

Cosa ne pensate? Le DS sono fuori in ogni caso.
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turbo
Junior Member

64 Posts

Posted - 27 Oct 2004 :  11:52:49  Show Profile


E questa, per che non l'avesse ancora letta, la proposta di Legge Magnalbò:


Una legge per le "storiche" (22/10/2004)

| Il disegno di legge |

XIV LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA

DISEGNO DI LEGGE
D'iniziativa del Sen. MAGNALBO'

S 2575

Disposizioni concernenti i veicoli di interesse storico
_______________


Onorevoli Senatori. - II patrimonio motoristico rappresenta un bene storico, culturale e tecnologico da tutelare al fine di tramandare le conoscenze dell'ingegno che hanno portato allo sviluppo di uno dei nuclei fondamentali della moderna civiltà industriale italiana.

Il movimento per la conservazione del patrimonio motoristico storico è presente, oltre che nei Paesi dell'Unione europea, in tutti i Paesi industrializzati e rappresenta un valido esempio di salvaguardia delle testimonianze del progresso tecnico e produttivo nel campo dei trasporti, sia individuali che collettivi.

I veicoli di interesse storico possono essere considerati alla stregua di un repertorio museale visibile alla collettivià e meritevole di tutela, secondo quanto sancito dall' articolo 9 della Costituzione.

La legge 1° giugno 1.939, n. 1089, in seguito abrogata dal decreto legislativo 29 ottobre 1999, n, 490, è una testimonianza concreta di questa tutela. Essa disciplinava l'uscita dal territorio della Repubblica dei beni che presentano un interesse storico, artistico e archeologico, etnografico, bibliografico, documentale e archivistico, prevedendone il divieto quando tale uscita costituiva un danno per il patrimonio storico e culturale nazionale. Non a caso questo divieto veniva esteso ai mezzi di trasporto che avevano più di 75 anni.

I collezionisti che sostengono i costi di acquisto, conservazione e circolazione di tali veicoli devono essere considerati, a buon diritto, i promotori e i depositari di tale patrimonio e perciò meritevoli di agevolazioni di carattere fiscale e normativo.

Per quanto conceme il regime fiscale, la legge 21 novembre 2000, n. 342, ha introdotto l'esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche per tutti gli autoveicoli e motoveicoli, esclusi quelli adibiti ad uso professionale, a decorrere dall'anno in cui si compie il trentesimo anno dalla loro costruzione ed ha esteso tale agevolazione, riducendo il termine a venti anni, anche agli autoveicoli e ai motoveicoli di particolare interesse storico e collezionistico, che vengono con tale legge definiti.

Con il presente disegno di legge si intende proporre alcune modifiche al codice della strada e al regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada motivate da alcune considerazioni di carattere generale:

a) per la loro stessa, natura di patrimonio di «interesse storico» o di «particolare interesse storico», tali veicoli non sono assimilabili a nessun altro tipo di veicolo né possono sottostare alla normativa generale, ma debbono essere classificati in una categoria a parte e soggetti ad una normativa ad hoc;

b) i veicoli storici sono oggetto di un'accurata e minuziosa manutenzione;

c) il loro chilometraggio annuo è estremamente limitato ed il loro impiego su strada occasionale;

d) l'inquinamento imputabile ai veicoli storici, nell'ambito globale delle emissioni, è irrilevante.

L'articolo 1 modifica il decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, al fine di esonerare dal regime delle competizioni sportive su strada i veicoli definiti di interesse storico da apposita commissione, nella quale sono presenti rappresentanti del Ministero per i beni e le attività culturali, del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dell'Automobilclub Italia (ACI), dell'Automotoclub storico italiano (ASI), dell'Associazione amatori veicoli storici (AAVS) e delle associazioni riconosciute ed aderenti alla Federazione internazionale veicoli antichi (FIVA) e da un rappresentante di ciascuna casa automobilistica costruttrice italiana. Al fine dì conferire una funzione collegiale alla commissione, si è ritenuto opportuno sopprimere il comma 3 dell'articolo 63 della legge 21 novembre 2000, n. 342. Fra le modifiche proposte all'articolo 9 del Nuovo Codice della Strada vi è, inoltre, l'inserimento di un comma 1-bis, attraverso il quale si prevedono apposite norme regolamentari in merito allo svolgimento delle manifestazioni riservate ai veicoli di interesse storico. Per quanto riguarda le manifestazioni di regolarità riservate a tale categorìa di veicoli, si prevede che esse possano essere organizzate da tutte le federazioni nazionali ed internazionali competenti, in conformità alle norme tecnico-sportive della federazione riconosciuta dal CONI.
L'articolo 1 prevede, inoltre, l'inserimento nella classificazione di cui all'articolo 47 del codice della strada dei veicoli, di interesse storico, nonché una modifica all'articolo 80 nel senso di disporre che per detti veicoli la revisione avvenga ogni quattro anni e con l'esenzione dalla prova di analisi dei gas di scarico.

Per quanto riguarda infine le restrizioni alla circolazione nelle aree urbane decretate ai fini antinquinamento, in considerazione del loro valore e della scarsa pericolosità delle loro emissioni, l'articolo 1 del presente disegno dì legge prevede che possano essere compresi - salvo disposizioni contrarie degli enti locali competenti - tra le categorie di veicoli autorizzati ad accedere a tali aree tutti i veicoli di cilindrata inferiore ai 1000 centimetri cubi la cui costruzione superi i venticinque anni. Tale limite è elevato a 1300 centimetri cubi per i veicoli con motore a quattro tempi certificati come veicoli storici. Possono essere altresì esentati dal rispetto delle restrizioni al traffico cittadino tutti i veicoli storici, di qualsiasi cilindrata ed anche con motore a due tempi, purché partecipanti a manifestazioni regolarmente autorizzate.

L'articolo 2 modifica il regolamento di esecuzione del nuovo codice della strada, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, estendendo all'articolo 215 del regolamento la definizione di veicolo di interesse storico introdotta dall'articolo 1 del presente disegno di legge.

Stabilisce, inoltre, che la data di costruzione dei veicoli iscritti deve essere conforme a quanto risulta dai registri tenuti dalle associazioni rappresentate nella commissione di cui all'articolo 1 del presente disegno di legge.

Si prevede, inoltre l'attribuzione di una targa di identificazione con il suffisso «H» (historic), per tutti i veicoli storici e, conseguentemente, la loro iscrizione in un apposito registro, come gà avviene in Germania ed in altri Paesi, tra cui alcuni Stati degli Stati Uniti d'America e l'Australia.

Tale targa viene affiancata alla targa d'origine e costituisce a tutti gli effetti il riconoscimento dell'interesse storico del veicolo e quindi della sua ammissibilità alle agevolazioni previste per questa tipologia di veicoli, facilitando le forze dell'ordine nella verifica della rispondenza del veicolo a quei requisiti differenziali che la legge richiede anche ai fini fiscali.

Ciò, tra l'altro, può rappresentare il primo passo verso la costituzione di una anagrafe europea dei veicoli storici di cui l'Italia diverrebbe promotrice all'intemo dell'Unione europea. L'articolo 3 modifica il testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 1953, n. 39, allo scopo di consentire lo sviluppo della tutela del patrimonio storico-culturale anche nell' ambito della motorizzazione civile, si ritiene quindi opportuno che per qualsiasi mezzo a motore di costruzione anteriore ai venticinque anni scatti automaticamente l'esenzione dalle tasse di proprietà. Inoltre, le imposte e i diritti di qualsiasi titolo che attualmente gravano sui trasferimenti di proprietà di tali veicoli, sono fissati nella somma di cinquanta euro. Considerato il valore e l'interesse storico del patrimonio che tale proposta intende tutelare e il ruolo qualificante che l'Italia assumerebbe in un contesto internazionale, si auspica una rapida approvazione del provvedimento.




DISEGNO DI LEGGE Art. 1. (Modifiche al nuovo codice della strada)


1. Al nuovo codice della strada, di cui decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, di seguito denominato: «nuovo codice della strada», sono apportate le seguenti modifiche:

a) all'articolo 9, 1) al comma l, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Non rientrano nella fattispecie delle gare con veicoli a motore le manifestazioni riservate ai veicoli definiti di interesse storico dalla commissione di cui all'articolo 60, comma 4 della presente legge, per le quali non sia ammessa una velocità media eccedente i cinquanta chilometri orari»;
2) dopo il comma 1, aggiungere il seguente comma: "1-bis. Nelle manifestazioni riservate ai veicoli di interesse storico, autorizzate dalle federazioni nazionali ed internazionali competenti, svolgentesi ad una velocità media non superiore a 50 chilometri orari, non sussiste l'onere di adeguarsi alle prescrizioni di cui al comma precedente. Gli organizzatori di tali manifestazioni dovranno comunicare con preavviso di 90 giorni agli enti locali interessati dal transito della manifestazione, specificando nel caso d| attraversamento di centri storici ovvero aree chiuse al traffico anche gli orari e le modalità di svolgimento delle manifestazioni, i seguenti dati:

a) l'inserimento dell'evento nel calendario della Federazione di riferimento;

b) il programma della manifestazione;

c) il percorso;

d) il numero dei veicoli iscritti.



Per le manifestazioni di carattere interregionale, l'autorizzazione va richiesta alla Regione in cui è fissata la partenza della manifestazione.

3) al comma 3, sostituire l'ultimo periodo con il seguente: "Le manifestazioni di regolarità riservate ai veicoli di cui all'articolo 60, con velocità media inferiore a 50 chilometri orari, possono essere autorizzate da tutte le federazioni nazionali ed internazionali competenti, in conformità alle norme tecnico-sportive della federazione riconosciuta dal CONI";
4) al comma 6, dopo le parole: "su strada", aggiungere le seguenti: "e per le manifestazioni, riservate ai veicoli di interesse storico";
5) al comma 9, sostituire le parole: " lire centoventisettemilaventi", con le parole: "cento euro", e "cinquecentoottomilasettanta", con: "trecento euro", e ''duecentocinquantamilatrenta", con: "centocinquanta euro", e "un milionesedicimilacentoquaranta", con: "seicento euro".

b) al comma 1 dell'articolo 47, è aggiunta, in fine, la seguente lettera: w-bis) veicoli di interesse storico;
c) all'articolo 60 sono apportate le seguenti modificazioni:

1) al comma 1, sono soppresse le parole: «nonché i motoveicoli e gli autoveicoli di interesse storico e collezionistico»;

2) il comma 4 è sostituito dal seguente:

«4. Sono considerati veicoli di interesse storico tutti quelli dichiarati tali da apposita commissione composta da rappresentanti del Ministero per i beni e le attività culturali, del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dell'Automobilclub Italia (ACI), dell'Automotoclub storico italiano (ASI), dell'Associazione amatori veicoli storici (AAVS) e da tutti gli altri enti ed associazioni riconosciuti ed aderenti alla Federazione internazionale veicoli storici (FIVA) e da un rappresentante di ciascuna casa automobilistica costruttrice italiana. I veicoli di cui al presente comma debbono possedere le caratteristiche ed i requisiti tecnici richiesti al momento della costruzione, salvo le modifiche effettuate in relazione alle esigenze della circolazione.

3) dopo il comma 5, è inserito il seguente:

«5-bis, Salvo disposizioni contrarie emanate dagli enti locali, sono esentati dalle restrizioni riguardanti la circolazione nei centri storici tutti i veicoli di costruzione anteriore ai venticinque anni di cilindrata inferiore ai 1.000 centimetri cubi. Tale limite è elevato a 1300 centimetri cubi per i veicoli con motore a quattro tempi certificati come veicoli storici ai sensi del comma 4. Salvo disposizioni contrarie degli enti locali, sono altresì esentati dal rispetto delle restrizioni al traffico cittadino tutti i veicoli storici, di qualsiasi cilindrata ed anche con motore a due tempi, purché partecipanti a manifestazioni regolarmente autorizzate»;

d) all'articolo 80, dopo il comma 4, è inserito il seguente: «4-bìs. Per i veicoli definiti dì interesse storico ai sensi dell'articolo 60, comma 4, la revisione viene disposta ogni quattro anni sulla base di parametri di valutazione consoni alle caratteristiche originali del veicolo o motoveicolo in oggetto. Tali mezzi sono esentati dalla prova di analisi dei gas di scarico»;
e) all'articolo 93, comma 4, sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi:

«L'immatricolazione dei veicoli di interesse storico è ammessa su presentazione di un titolo di proprietà e di un certificato attestante le caratteristiche tecniche rilasciato dalla casa costruttrice o da uno degli enti o associazioni di cui al comma 4 dell'articolo 60. In caso di reimmatricolazione di veicoli già scritti al pubblico registro automobilistico (PRA) e cancellati d'ufficio o a richiesta del precedente proprietario, ad esclusione dei veicoli che risultano demoliti ai sensi della normativa vigente in materia di contributi statali alla rottamazione, è ammessa la facoltà del richiedente di poter ottenere targhe e libretto di circolazione della prima iscrizione al PRA,
indipendentemente dalla difformità di grafica e di formato di tali documenti da quelli attuali rispondenti allo standard europeo»;

f) all'articolo 100, dopo il comma 2, è inserito il seguente:

«2-bis. Al fine di consentire alle forze dell'ordine di verificare la rispondenza del veicolo ai criteri differenziali che la legge garantisce anche in materia fiscale, i veicoli di interesse storico devono essere muniti di una targa supplementare, contraddistinta dalla lettera "H" (historic), sulla quale siano riportati gli estremi di immatricolazione ed omologazione da parte dei soggetti di cui all'articolo 60, comma 4».

2. La commissione di cui al comma 4 dell'articolo 60, come sostituito dal numero 2 della lettera c) del comma 1 del presente articolo, è istituita con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, da emanare entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge. Con il medesimo decreto sono definite la composizione e la durata in carica della commissione, nonché le modalità di nomina dei suoi componenti.


Art. 2.


(Modifiche al regolamento di esecuzione e di attuazione dei nuovo codice della strada)

1. Al regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n.495, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modifiche:

a) all'articolo 2 15: ,
1) le parole «e collezionistico» ed «o collezionistico», ovunque ricorrano, sono soppresse;

2) il comma 1 è sostituito dal seguente:

«1. Sono classificati di interesse storico i veicoli definiti come tali dalla commissione di cui al comma 4 dell'articolo 60 del nuovo codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni»;
3) il comma 2 è sostituito dal seguente:
«2. La data di costruzione dei veicoli di cui al comma 1 deve essere conforme a quanto risulta dai registri tenuti dalle associazioni rappresentate nella commissione di cui al comma 4 dell'articolo 60 del nuovo codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni. Le caratteristiche tecniche devono essere quelle richieste al momento della costruzione, salvo le modifiche effettuate in relazione alle esigenze della circolozione»
b) al comma 1 dell'articolo 256 è aggiunta, in fine, la seguente lettera: «g-bis) quelle dei veicoli di interesse storico munite della lettera "H"».


Art. 3.


(Modifiche al testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche di cui al decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 1953, n. 39)

1. Dopo l'articolo 17 del testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche, di cui decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 1953, n. 39, e successive modificazioni, è aggiunto il seguente :

«Art. 1.7-bis. - (Esenzioni per i veicoli di costruzione anteriore ai venticinque anni)
- 1. Sono esentati dal pagamento della tassa di proprietà i veicoli la cui data di fabbricazione sia anteriore ai venticinque anni.

2. Per i veicoli di cui al comma 1 la tassa di trasferimento di proprietà di euro cinquanta».


Art.4. (Modifica alla legge 21 novembre 2000, n. 342)


1. E' abrogato il comma 3 dell'articolo 63 della legge 21 novembre 2000, n. 342.

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Citroman
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Posted - 27 Oct 2004 :  11:58:18  Show Profile
Penso che:
1) era meglio avere un padrone solo (l'ASI) che cinque o sei. L'ideale è diminuirli a zero, non aumentarli.
2) A un padrone solo ti adegui. Ad un organo pletorico ed inconcludente creato dall'alto e non per iniziativa dei componenti no
3) Sono cazzi delle macchine tra 20 e 25 anni (i CX, per esempio), perchè prima bastava calare le brache all'ASI. Oggi ?
4)Quando si parla di circolazione nei centri storici c'è scritto "fatte salve le decisioni degli enti locali". Ora, a che cazzo serve una legge che fa salve 'ste decisioni, se in realtà ne serve una che crei una DEROGA alle stesse ?
Questa legge è uno schifo. Spero che la stronchino.
L'unica cosa positiva è che se qualcuno vuole la targa originale, basta che demolisca la sua macchina ed il giorno dopo chieda la reimmatricolazione con la prima targa avuta.
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turbo
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Posted - 27 Oct 2004 :  12:18:44  Show Profile
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Originally posted by Citroman

Penso che:
1) era meglio avere un padrone solo (l'ASI) che cinque o sei. L'ideale è diminuirli a zero, non aumentarli.
2) A un padrone solo ti adegui. Ad un organo pletorico ed inconcludente creato dall'alto e non per iniziativa dei componenti no
3) Sono cazzi delle macchine tra 20 e 25 anni (i CX, per esempio), perchè prima bastava calare le brache all'ASI. Oggi ?
4)Quando si parla di circolazione nei centri storici c'è scritto "fatte salve le decisioni degli enti locali". Ora, a che cazzo serve una legge che fa salve 'ste decisioni, se in realtà ne serve una che crei una DEROGA alle stesse ?
Questa legge è uno schifo. Spero che la stronchino.
L'unica cosa positiva è che se qualcuno vuole la targa originale, basta che demolisca la sua macchina ed il giorno dopo chieda la reimmatricolazione con la prima targa avuta.



se ho ben capito (e me l'ha confermato anche l'ASI attraverso il club a cui sono iscritto con 3 macchine, una di 32, una di 22 e una di 20 anni) anche le auto tra 20 e 25 anni (di bassa cilindrata) iscritte ASI possono circolare liberamente durante i divieti: in Piemonte ad esempio è uscita la direttiva a Febbraio che cita espressamente come unico requisito per i possessori delle ultra-ventennali che vogliono avere la diminuzione del bollo l'iscrizione ASI: comunque è una legge parziale, che spero modifichino in Parlamento.
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Citroman
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Posted - 27 Oct 2004 :  12:28:12  Show Profile
quote:

se ho ben capito anche le auto tra 20 e 25 anni (di bassa cilindrata) iscritte ASI possono circolare liberamente durante i divieti



Si, ma solo se è espressamente previsto dall'ente locale (Comune, Regione) che emette il provvedimento. Per esempio a Bologna e in Emilia in generale anche gli ASI si attaccano al tram.
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Admin
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Posted - 27 Oct 2004 :  12:29:32  Show Profile  Visit Admin's Homepage
Non sono d'accordo su alcuni punti con Citroman.
In Italia "un solo padrone" è sinonimo di monopolio, mafietta, pastetta. E se a te piace "adeguarti", io questa cosa l'ho sempre combattuta, proprio su queste pagine.
La soluzione di derogare a più enti (di cui alcuni, come la FIVA, internazionale) potrebbe voler dire <<non più padroni>>.

Se poi leggi bene, il discorso dei 25 anni è solo una benefica estensione delle esenzioni oggi in viglore per i veicoli di 30 anni. Ma sono storici TUTTI i veicoli che i vari enti decideranno. Ergo nessun problema per i veicoli fra 20 e 25 anni. Anzi! se decideranno che la CX è storica, anche una CX del 1989 lo sarà!

D'accordissimo invece sul punto 4, le deroghe agli enti locali sono un sottoprodotto marcio della decentralizzazione che - a quello che vedo io - fin'ora ha solo creato danni e discriminazioni.

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Andrea
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Posted - 27 Oct 2004 :  12:53:25  Show Profile  Visit Andrea's Homepage

Avere un qualche cosa di migliorabile è sempre meglio che non avere nulla.

Il fatto che venga riconosciuto un patrimonio storico relativo al mondo dell'automobile mi sembra un grande passo avanti.

L'eliminazione del bollino blu - nelle regioni dove questo è d'obbligo - per tutte le auto "storiche" mi pare un vantaggio in più assieme alla revisione da farsi per le "storiche" ogni 4 anni.

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Citroman
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Posted - 27 Oct 2004 :  13:05:04  Show Profile
quote:

Se poi leggi bene, il discorso dei 25 anni è solo una benefica estensione delle esenzioni oggi in viglore per i veicoli di 30 anni. Ma sono storici TUTTI i veicoli che i vari enti decideranno. Ergo nessun problema per i veicoli fra 20 e 25 anni. Anzi! se decideranno che la CX è storica, anche una CX del 1989 lo sarà!



Si, in effetti srabbe così, ottimisticamente. Il problema è che temo (opinione mia) che i "vari enti" non decideranno mai niente, o per lo meno non nell'arco di uno o due anni. Proprio per questioni tecniche: si deve fare il Decreto Ministeriale per l'attuazione, si devono formare, i ministeri devono trovare il personale che se ne occupi, si devono riunire, devono prendere confidenza, devono deliberare, l'ASI non deve boicottare (difficile), ecc.ecc.ecc.
Questa inerzia potrebbe fondatamente rendere difficile salvare nei prossimissimi anni le 19-20-21-22ennali, che poi sono quelle che rischiano in quanto non ancora storiche. Tra qualche anno forse si arriverà a dire che le 20ennali sono storiche. OK. Ma da oggi ad allora chi ha una macchina di 20 anni che fa?
Quanto alla visione del "non più padroni" è condivisibile, ma la trovo ottimistica. Se invece significasse "anarchia" ?
E' noto che lo stato italiano non si fida dei suoi cittadini. Non gli basta che qualcosa sia definito per decreto perchè sa che potrebbero nascere abusi (leggasi false storiche). Allora decide di delegare quella che è sostanzialmente una funzione pubblica, della quale non ha tempo di occuparsene, ad un club privato. Niente di nuovo: è lo stesso meccanismo che consente l'esistenza dei notai, dell'ACI,ecc...
Quindi pare sia tabù fissare per decreto una data "automatica". Cioè, può farlo il club privato, perchè sono "esperti" (e fanno da filtro alle false storiche col loro snobismo), ma non lo può fare lo stato. Così è stato fino ad oggi. Ma perchè continuare su questa linea ? L'esperienza della prima legge del 2000, fatta contro l'ASI ma senza esautorarla per non offenderla, ha fallito. Ma ha fallito perchè sono state le Regioni ed il Ministero delle Finanze a sbattersene. Bene o male l'ASI ha detto che tutte le 20ennali per quanto le riguarda sono storiche.
Questa ultima non è la legge peggiore possibile, ma non è nemmeno buona. La legge migliore possibile direbbe: "sono storiche le auto con 20 anni" e basta. E direbbe che "le disposizioni di limitazione al traffico non valgono mai per le storiche". E basta.
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Admin
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Posted - 27 Oct 2004 :  16:47:42  Show Profile  Visit Admin's Homepage
Penso che definire un confine fra la vettura storica ed il 'catorcio' sia corretto. E ritengo che non tutte le auto contribuiscono alla 'storia' di un paese allo stesso modo, ergo per me non è automatico che 20 anni = storica. Non faccio esempi perchè spunterebbe subito qualcuno a contraddirmi (ce l'aveva mio nonno! L'ho sempra amata!), però...

Cerco di essere ottimista: almeno se ne parla! e vista la situazione attuale, ogni cambiamento dovrà per forza portare un miglioramento.
Amities
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mao
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Posted - 27 Oct 2004 :  17:06:58  Show Profile
Ma non c'è il rischio per caso che vengano stabilite delle norme di salvataggio solo per le auto storiche di produzione italiana, e non per le altre?
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Andrea
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Posted - 27 Oct 2004 :  17:32:19  Show Profile  Visit Andrea's Homepage

Anch'io credo che non basta avere un'auto di 20 anni per potere dire "Ho un'auto d'epoca" ! Può avere fatto un'epoca ma non essere considerata d'epoca. Per esempio, una Fiat Uno 45 del 1984 è giusto considerarla d'epoca ? Io credo di no.

Detto questo, sì a considerare storiche tutte le auto al mondo costruite entro una certa data mentre per gli anni successivi si potrebbe tenere conto dei modelli, da tutelare maggiormente, inseriti entro un'apposita lista chiusa.

E le altre ? Sarebbero escluse, almeno per il momento.
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Citroman
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Posted - 27 Oct 2004 :  19:04:25  Show Profile
La lista chiusa ? E chi potrebbe arrogarsi il diritto di farla ?
Ricordo che quando l'ASI ce l'aveva (fino al '95) la DS bifaro, il CX primi modelli e le 2 CV non ultratrentennali (esclusa la Sahara) erano FUORI. Vi sarebbe piaciuta una simile lista chiusa ?
Neanche l'illiberale ASI e' giunta a tanto negli ultimi dieci anni. Poi a girare con una macchina scintillante sono capaci tutti. Vero amatore e' anche chi rimette in vita un catorcio. Oggi chi ha un catorcio da rimettere a posto e'abbastanza tutelato. Domani questo qualcuno potrebbe essere penalizzato per colpa di chi con quel catorcio magari ci gira. In ogni caso per me e' un tornare indietro.
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Andrea
Administrator

477 Posts

Posted - 28 Oct 2004 :  09:26:58  Show Profile  Visit Andrea's Homepage

Immaginavo una simile replica, più che legittima peraltro, io la lista chiusa la farei fare ai registri di marca od ai club di marca nazionali.

Per esempio se io dovessi fare una lista delle auto Fiat prodotte dal secondo dopoguerra potrebbe essere la seguente:

500 (tutte) 2100 (tutte)
600 (tutte) 2300 (tutte)
750 (tutte) 8V (tutte)
850 (tutte) Campagnola (tutte fino al '72)
1100 (tutte) Dino (tutte)
1200 (tutte) X1/9 (tutte)
1300 (tutte) 124 (tutte)
1400 (tutte) 125 (tutte)
1500 (tutte) 128 (solo coupé e coupé L)
1600 (tutte) 130 (tutte)
1800 (tutte) 131 (solo Abarth Rally)
1900 (tutte)

Comunque una sorta di lista chiusa è inevitabile anche perché considerare d'epoca, oggi, una Fiat Regata week-end mi pare troppo. Ricordiamo inoltre che i volumi produttivi dell vetture prodotte negli anni '70/'80 sono ben superiori a quelli dei periodi precedenti. Tutto qui.

In merito ai primi modelli della CX ... beh nemmeno io li avrei considerati d'epoca nei primi anni '90. Questo non esclude che l'auto in questione non possa essere collezionata. La lista chiusa non deve essere vista come una barriera insormontabile ma come un documento che garantisca tutti i collezionisti, siano di Bugatti o di Lawil, e preservi tutte le auto di interesse storico.

Naturalmente DEVE ESSERE rivedibile ogni 12 mesi.
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Eugenio Colazzo
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Posted - 28 Oct 2004 :  09:50:38  Show Profile  Visit Eugenio Colazzo's Homepage
Vi racconto questa.

Questa estate qui da me hanno fatto una gara di regolarità per auto "storiche", c'erano bellissime Lancia HF, Porsche 356 cabrio (B) e anche una Wolksvagen...... Jetta !!!!! Aveva circa l'età della mia 2cv4 ma stonava in mezzo a tanti gioielli esposti...

Morale
Per quel pilota la sua Jetta era storica, per me era un calcio nelle balle.... come la mettiamo ?
decidere quale è dentro e quale è fuori è un duro e impossibile lavoro.... Preferirei allora far fare dei controlli annuali sullo stato delle vetture; se una 500 F è considerata storica il proprietario deve dimostrare che la apprezza e che stà tutelando un patrimonio storico, pertanto una macchina che circola sotto le spoglie di vettura storica non può essere un ammasso di ruggine (cosa che purtroppo si vede sempre più spesso). Al verificarsi di tali condizioni scatterebbe la rimozione del termine di vettura storica e ci si ritroverebbe con una vettura "normale".
In questa maniera dire che una macchina è certificata da un ente avrebbe veramente un valore.

Ciao Ciao

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Andrea
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477 Posts

Posted - 28 Oct 2004 :  10:09:23  Show Profile  Visit Andrea's Homepage

Approvo ... lista chiusa + patente di idoneità ... potrebbe essere una strada.
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